Cominciamo subito col fare chiarezza su alcuni termini, in modo da rendere la lettura di quest’articolo il più facile e comprensibile possibile.
Prima di tutto, che cos’è un sezionale? Un paio di sinonimi potrebbero ricondurre alle accezioni di portone-garage o basculante automatica. Un sezionale, in effetti, non è altro che una basculante “a sezioni”, con apertura verticale automatica.
Mentre, per ecobonus si intende quell’insieme di sgravi fiscali, improntati al risparmio energetico.
Come nel 2017, anche quest’anno, la Legge di Bilancio ha riconfermato (con validità fissata fino al 31 dicembre 2018) l’ecobonus con duplice efficacia: al 65% per il risparmio energetico ed al 50% per la ristrutturazione di condomini ed altri immobili a scopo abitativo.
Domanda: chi può richiedere ed usufruire di questi benefit fiscali? La risposta è altrettanto banale.
Basta essere in possesso dei due requisiti necessari, ovvero avere la documentazione che attesti che l’immobile sia effettivamente accatastato (o che sia in fase di accatastamento) e che gli eventuali tributi dello stesso immobile siano stati tutti versati e il locale in cui si intende montare il sezionale abbia già installato un impianto di riscaldamento.
Quanto alle modalità di richiesta di tali agevolazioni e i rispettivi obblighi di pagamento, il decreto legge del 4 giugno 2013 si esprime chiaramente, indicando soggetti e termini per l’invio della relativa documentazione cartacea (o per via telematica).
In quest’ottica, è difficile intravedere degli aspetti negativi all’interno del sistema per la concessione di questi ammortamenti fiscali.
Eppure, sono sorte anche ipotesi tali da soprannominare questa normativa “decreto ammazza-detrazioni”.
Teorie (parzialmente verificate) che si basano sui dati ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) dell’anno scorso e nei quali si denota, compiendo un’analisi a tutto tondo per ogni singola regione italiana (vedi foto a fianco/fonte: www.guidafinestra.it), un livello medio delle detrazioni fiscali per gli interventi di cambio degli infissi inferiore alle aspettative.
Andando oltre queste supposizioni, ed entrando più nello specifico, il decreto prevede una spesa detraibile di 350€/mq nelle aree di classe A-B e C e di 450€/mq per quanto concerne le aree di classe D-E e F.
Tutto sommato, però, l’ecobonus del 2018 è e rimane comunque un’opportunità da sfruttare, soprattutto per coloro che desiderano cambiare gli infissi (portoni sezionali compresi) della propria abitazione, risparmiando notevolmente sul prezzo finale dell’intero progetto ed affidandosi alla competenza di aziende come la Metalstyle di Guidizzolo.
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